Esistono diversi tipi di illuminazione per interni, la cui giusta individuazione, sia dal punto di vista della funzione a cui la luce deve assolvere che della scelta dei corpi illuminanti, decreterà il successo o meno dell’intero progetto di lighting design.
Come architetti e interior designer sanno bene, l'illuminazione è un aspetto molto importante nella progettazione degli interni che, spesso, rischia di essere trascurato.
Una corretta illuminazione è infatti in grado di fare la differenza nel modo in cui vengono percepiti gli spazi, oltre a influenzare umore e stati d’animo di chi li vive.
Regalare la luce giusta a ogni ambiente, proponendo soluzioni capaci di coniugare estetica e funzionalità, è dunque l’obiettivo a cui un progetto illuminotecnico ben strutturato dovrebbe ambire.
In quest'ottica è fondamentale che i professionisti conoscano perfettamente i diversi sistemi di illuminazione per interni, ognuno dei quali ha il suo scopo e la sua funzione e un effetto diverso sull’ambiente.
In questo articolo esploreremo i diversi tipi di illuminazione per interni e forniremo alcuni consigli su come scegliere quella giusta in base all'ambiente in cui si trovano.
In particolare vedremo:
- Quanti tipi di illuminazione ci sono?
- Quanti tipi di illuminazione per interni di design esistono?
- Come scegliere la giusta illuminazione?
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Quanti tipi di illuminazione ci sono?
Quando si parla di tipi di illuminazione per interni si apre un universo davvero molto vasto.
Infatti, le diverse tipologie di illuminazione non si distinguono in base a un unico criterio ma sono composte da una pluralità di sottocategorie, ognuna delle quali deve essere attentamente valutata nella realizzazione di un progetto di lighting design e che non riguardano solo la tipologia di lampade ma anche il tipo di atmosfera che si vuole creare e la funzione attribuita alla luce nel caso specifico.
Analizziamole nel dettaglio.
Illuminazione naturale e illuminazione artificiale
Una corretta illuminazione parte dalla perfetta integrazione tra luce naturale e artificiale.
La luce naturale, ossia quella proveniente direttamente dal sole, è una fonte di illuminazione ideale per gli interni perché rende gli spazi più accoglienti e crea un'atmosfera naturale e rilassante.
In un progetto illuminotecnico è dunque fondamentale sfruttarla al meglio, tenendo conto di porte, finestre e, in generale, di tutti gli elementi che ne consentono il passaggio.
In quest’ottica, la disposizione degli spazi è un fattore determinante e quindi, ad esempio, una zona giorno orientata a sud, a sud-est o sud-ovest, permetterà di godere per molte più ore al giorno della luce del sole.
Il progetto di lighting design dovrebbe quindi partire dall’assunto che la luce naturale dovrebbe essere la principale fonte di illuminazione, per rendere l’ambiente non solo più confortevole ma anche più salutare per il benessere psico-fisico delle persone.
Obiettivo della luce artificiale dovrebbe quindi essere quello di integrare quella naturale e di sopperirne la mancanza nelle ore serali e notturne o nelle giornate particolarmente buie, avvicinandosi tuttavia il più possibile a quella del sole.
Il lavoro dell’interior lighting designer sarà dunque quello di impiegare al meglio varie fonti luminose, distribuendole in modo accuratamente studiato e strategico nei vari ambienti, in modo tale da creare un rapporto ottimale tra luce e ombra che garantisca il giusto comfort visivo.
Tutte queste valutazioni diventano tanto più importanti quando si tratta di illuminare una stanza senza finestre o dove la luce naturale è comunque scarsa.
In questi casi, individuare il giusto tipo di illuminazione artificiale per interni sarà indispensabile, non solo in termini di funzionalità ma per la salute stessa delle persone.
Ricorrere a soluzioni dimmerabili, che permettono di adattare l’intensità luminosa in base al momento della giornata e in base all’atmosfera che si vuole creare, rappresenta un modo intelligente di utilizzare l’illuminazione artificiale.
Inoltre, scegliere fonti di luce artificiale a basso consumo energetico e di alta qualità permetterà di ridurre i consumi con un occhio all'ecosostenibilità.
Infine un discorso a parte merita la scelta della giusta temperatura colore.
Luce calda o fredda? Come scegliere la giusta temperatura colore della luce
Luce calda o luce fredda?
La scelta della giusta temperatura colore della luce è fondamentale per definire il tipo di atmosfera in ogni ambiente e sarà diversa a seconda della stanza e della location oggetto del progetto di lighting design.
- La luce bianca calda o extracalda (1700 - 2700 Kelvin) è indicata per quegli ambienti in cui l'intimità gioca un ruolo importante, come, ad esempio, salotti e zone lounge dei locali, camere da letto e aree relax, ristoranti, hotel o pub;
- La luce bianca calda (3000 Kelvin) va preferibilmente utilizzata per aree di passaggio, come ingressi, sale d'attesa, scale e corridoi;
- Luce bianca fredda (4000 Kelvin), che regala un’atmosfera più fresca, energica e vibrante, è la scelta migliore per gli ambienti di lavoro, per illuminare negozi e spazi retail, ma anche, ad esempio, per la cucina (tra i 3500 e i 4000k).
È bene ricordare che le tradizionali lampadine a incandescenza o alogene non consentono di scegliere il colore della luce. Per poter avere questa opportunità è necessario optare per le lampadine LED.
3 tipi di illuminazione per interni: ambient, task e accent lighting
Esistono 3 tipi di illuminazione per interni e i professionisti dell’illuminazione sono concordi sul fatto che un progetto perfetto di lighting design debba prevederli tutti per creare un’illuminazione stratificata.
Questi 3 livelli di illuminazione sono:
- Ambient lighting ossia l’illuminazione ambientale o generale, il cui obiettivo è quello di illuminare uniformemente una stanza. Solitamente per questa tipologia di illuminazione si utilizzano faretti, lampade da soffitto o sospensioni in base ai gusti del cliente, al mood della location e alle caratteristiche dell’ambiente.
Una buona illuminazione generale è fondamentale per creare un'atmosfera accogliente e confortevole; - Task Lighting ovvero l'illuminazione delle attività, che viene utilizzata per fornire luce funzionale ad aree specifiche dedicate a determinate attività.
Pensiamo, ad esempio, all’illuminazione di un piano cottura della cucina o del tavolo da pranzo.
Questo tipo di illuminazione deve essere abbastanza forte da illuminare l'area di lavoro, ma non così forte da infastidire o affaticare gli occhi. Ottime fonti di task lighting sono le lampade a sospensione o le luci da tavolo (ad esempio qualora si tratti di fornire luce task a una scrivania o a un comodino); - Accent lighting ossia l’illuminazione d’accento, da utilizzare per creare un effetto drammatico o per evidenziare un'opera d'arte o un punto focale in una stanza.
Questo tipo di illuminazione per interni è molto importante ma spesso trascurata. Ottime fonti di accent lighting sono, ad esempio, i faretti o le applique, che permettono di creare un effetto di luce a contrasto che dona grande personalità all’ambiente.
Realizzare un progetto di illuminazione stratificata permetterà, dunque, di ottenere un’illuminazione ottimale sia dal punto di vista del comfort visivo che della funzionalità degli ambienti, creerà un senso di profondità e consentirà di dare vita a suggestivi giochi di luce per rendere unico ogni ambiente.
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Illuminazione decorativa e illuminazione tecnica
Tra i diversi tipi di illuminazione per interni, una distinzione importante riguarda l'illuminazione decorativa e l’illuminazione tecnica e l’obiettivo di un progetto di lighting design di successo è quello di trovare il perfetto equilibrio tra le due per coniugare estetica ed elevate performance.
Illuminazione decorativa per interni: tutti i fattori da considerare
Utilizzare l'illuminazione decorativa significa andare ben oltre il semplice illuminare un ambiente in modo efficiente.
Significa creare un'atmosfera particolare, evidenziare particolari elementi di design e regalare un'esperienza emotiva unica a chi vive in un determinato spazio.
L'illuminazione decorativa aggiunge stile ed eleganza e, più in generale, permette di definire il mood di una location scegliendo un’illuminazione di interni di design capace di fare un’immediata dichiarazione di stile.
Che si tratti di abitazioni private o di ambiente contract, per progettare correttamente l’illuminazione decorativa bisogna tenere in considerazione alcuni elementi essenziali che andranno poi valutati caso per caso:
- Le dimensioni dell’ambiente e l’altezza del soffitto. Tanto per fare un esempio, nel caso di soffitti bassi o di stanze piccole sarà meglio rivolgere la propria scelta verso lampade di design da soffitto o da parete piuttosto che verso imponenti lampadari;
- Lo stile dell’arredamento. L’illuminazione decorativa scelta dovrà risultare coerente con il concept complessivo. Ad esempio, se lo stile della location è moderno sarà meglio prediligere tipi lampade da interno dal design minimal rispetto a uno stile barocco fatto di forme più elaborate ed elaborate;
- Le dimensioni della lampade che dovranno essere proporzionate a quelle dell’ambiente;
- I gusti del cliente;
- Lo scopo dell’illuminazione. Questo punto si riferisce a quanto abbiamo detto sui tre principali livelli di illuminazione e influenzerà sia i tipi di lampade che il loro posizionamento.
Infine, per il successo del progetto illuminotecnico sarà fondamentale trovare il perfetto equilibrio tra illuminazione decorativa e illuminazione tecnica.
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Cosa si intende per illuminazione tecnica?
Se la componente estetica delle lampade da interno scelte per il proprio progetto è fondamentale, altrettanto lo sono la funzionalità e le performance.
La sinergia tra potenziale luminoso e stile è importante al fine di delineare la scenografia desiderata.
L'illuminazione tecnica è quella che serve a illuminare in modo uniforme un ambiente, garantendo la giusta quantità di luce per svolgere le attività quotidiane.
A differenza dell'illuminazione decorativa, che ha principalmente una funzione estetica, l'illuminazione tecnica è progettata per soddisfare i requisiti di illuminazione funzionale.
L'utilizzo dell'illuminazione tecnica può, infatti, migliorare l'esperienza di vita e di lavoro in un determinato ambiente.
Una buona illuminazione tecnica aumenta la produttività sul posto di lavoro, migliora la concentrazione e riduce l'affaticamento visivo e contribuisce a ridurre il consumo energetico e a risparmiare sulla bolletta della luce.
La scelta dell'illuminazione tecnica giusta dipende dal tipo di ambiente che si vuole illuminare, dalle attività che vi si svolgono e dallo stile della location. È importante scegliere luci di qualità e rispettare le norme di sicurezza nella scelta e nell'installazione dell'illuminazione tecnica.
L’illuminazione tecnica parte dal calcolo del fabbisogno energetico per l’illuminazione dell’ambiente.
A questo fine è necessario, in primis, calcolare quanti lumen servono per illuminare una stanza.
Il lumen si riferisce all’emissione di un flusso luminoso e dipende sia dalla superficie da illuminare che dall’intensità della luce, detta lux (quindi lumen= lux x mq).
La quantità di lumen necessari per illuminare un ambiente è, inoltre, strettamente legata alla destinazione d’uso di ogni specifico spazio e alle attività a cui è dedicato:
- La zona cucina richiede una perfetta visibilità quantificabile in circa 350 lux;
- Il soggiorno, in quanto zona adibita al relax, 200 lux;
- La camera da letto necessita di una luce più soft che concili il riposo e dunque richiede dai 100 ai 150 lux;
- Il bagno ha bisogno di due valori di riferimento, uno generico (150 lux) e uno specifico per lo specchio (400 lux) area che richiede una luce task più accentuata;
- Per i corridoi e le scale si può considerare un valore di 150 lux.
Questi valori, come abbiamo detto, dovranno essere moltiplicati per i mq. della stanza e sono da ritenersi indicativi perché potranno subire leggere variazioni in base all’obiettivo specifico del progetto illuminotecnico.
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Illuminazione diretta e illuminazione indiretta
Un’altra fondamentale distinzione da tenere a mente per quanto riguarda i tipi di illuminazione per interni, è quella tra illuminazione diretta e illuminazione indiretta.
Si ha un'illuminazione diretta quando la luce viene emessa da una fonte luminosa che illumina direttamente la zona sottostante ed è molto utile come fonte di task lighting, quando si necessita di un'illuminazione focalizzata.
Un esempio di illuminazione diretta è una lampada a sospensione sopra il tavolo da pranzo o sul piano lavoro della cucina.
L’illuminazione diretta può essere utilizzata anche per l’illuminazione d’accento, per concentrare l’attenzione su un'area specifica (come una parete in pietra ad esempio) o su un complemento d’arredo di design che si desidera valorizzare (come un quadro o una statua).
Si parla, invece, di illuminazione indiretta quando la luce viene emessa da una fonte luminosa che riflette su una superficie (il soffitto o le pareti) e illumina l'ambiente circostante.
Un esempio di illuminazione indiretta è una luce a soffitto, una striscia LED o una lampada da terra che emette la luce verso il soffitto o le pareti.
Questo tipo di illuminazione è utile per creare un'atmosfera calda e accogliente e presenta il vantaggio di diffondersi uniformemente, senza creare zone di luce o ombra.
Due sistemi di illuminazione per interni differenti dunque e che, per progetto di lighting design di successo, sono da ritenersi complementari e vanno usati e dosati sapientemente ciascuno con il suo specifico obiettivo.
Quanti tipi di illuminazione per interni di design esistono?
Oltre ai tipi di illuminazione per interni appena analizzati, un’altra distinzione riguarda le tipologie di lampade da interno di design tra cui scegliere per dare vita a un progetto che conferisca luce ottimale a ogni angolo della casa, aggiungendo contemporaneamente corpi illuminanti capaci di decorare e impreziosire l’ambiente.
L’importante è scegliere lampade che, per forme, dimensioni e design, si integrino perfettamente al mood complessivo.
Vediamo le caratteristiche di ognuna e come sceglierle in base all’ambiente, tenendo comunque conto che, nella decisione finale, sarà fondamentale soddisfare i gusti e le preferenze del cliente.
Lampade a sospensione
Trasparenti e brillanti, minimali o opulente. In vetro o in ceramica, in metallo o in vetroresina, declinate su rivisitazioni di forme classiche o su forme dal design innovativo e audace, le lampade a sospensione sono una soluzione intramontabile che arreda, illumina, riempie e impreziosisce gli spazi.
Esistono diversi tipi di lampade a sospensione, sia singole che come cluster e rappresentano un tipo di illuminazione di interni di design per creare la giusta atmosfera in qualsiasi ambiente, sia come fonte di ambient che di task lighting.
- Nella zona living si può posizionare un elemento o una combinazione di elementi sopra il tavolo da pranzo come fonte di luce diretta;
- In cucina, una o più sospensioni possono illuminare efficacemente il piano cottura o la penisola, regalando al tempo stesso un tocco di eleganza alla stanza;
- In camera da letto, oltre che al centro della stanza per l’illuminazione generale, una lampada a sospensione (delle giuste dimensioni) posta sopra il comodino può fornire un'illuminazione perfetta per la lettura serale.
Sono solo alcuni esempi di dove posizionare le sospensioni e, di fatto, non esistono limiti all’impiego di questa tipologia di lampade da interno se non legate alle dimensioni degli spazi e all’altezza dei soffitti.
In caso di spazi particolarmente o di soffitti particolarmente bassi è bene fare attenzione a non inserire corpi illuminanti troppo ingombranti che rischierebbero di chiudere l’ambiente ancora di più.
Leda
Lampade da soffitto
Le lampade da soffitto sono una soluzione estremamente funzionale e, non ingombrando lo spazio in altezza, risultano perfette anche nel caso di ambienti dalle dimensioni ridotte.
Possono essere installate in salotto, nel bagno e nelle camere da letto e in qualsiasi altro ambiente, fornendo un’illuminazione diffusa a tutta la stanza.
Le lampade da soffitto sono oggi disponibili in una vasta gamma di stili, da quelli più minimalisti e moderni a quelli più classici e decorativi.
In ogni caso, questo tipo di illuminazione di interni di design è capace di creare opere d’arte a soffitto dalle particolari finiture che ridefiniscono i nostri cieli domestici.
Notredame
Lampade da parete
Come impronte luminose che non passano inosservate, perché dietro ognuna di loro c’è un dettaglio che fa la differenza, le lampade da parete sono una tipologia di illuminazione di interni di design ideale per fornire task lighting e illuminare le aree adibite ad attività e lavoro.
Ad esempio, due applique posizionate sopra ai comodini rappresentano una valida alternativa alle classiche abat-jour, mentre ai lati dello specchio del bagno forniranno tutta la luce funzionale necessaria.
Le lampade da parete sono anche un’ottima fonte di accent lighting e possono essere installate per richiamare l’attenzione su pezzi di arredamento e opere d’arte svolgendo un duplice ruolo: illuminare ed essere stesse indiscussi elementi di design.
Agua
Lampade da terra
Le lampade da terra sono dei veri e propri accessori di illuminazione, capaci di connotare immediatamente l’ambiente e di vestirlo di una forte personalità.
Questo tipo di illuminazione per interni permette di aggiungere livelli di illuminazione e di giocare con la luce.
Perfette, posizionate accanto a un divano, per regalare un’atmosfera intima e soffusa, ma anche per dare vita a un sottoscala dimenticato o per valorizzare un angolo della camera da letto o la hall di un albergo.
Ululì - Ululà
Lampade da tavolo
Le lampade da tavolo sono un’altra tipologia di lampade da interno da sfruttare per creare sorprendenti effetti luminosi.
Se posizionate su una scrivania o sul comodino rappresentano un’ottima fonte di luce task mentre, una lampada da tavolo che punta verso un oggetto di design, diventa l’idea perfetta per l’illuminazione d’accento.
Alibababy
Come scegliere la giusta illuminazione?
Come abbiamo visto, architetti e interior designer, nell’elaborazione di un progetto di lighting design, devono tenere conto di diversi tipi di illuminazione per interni.
Non si tratta di categorie esclusive e un’opzione non esclude altra.
Al contrario scegliere la giusta illuminazione significa combinare, incastrare, dosare sapientemente l’una e l’altra tipologia.
È così che la luce artificiale diventa il completamento di quella naturale, i tre livelli di illuminazione, accuratamente ponderati, diventano un tutt'uno capace di regalare atmosfere suggestive ed emotivamente coinvolgenti.
Allo stesso modo illuminazione decorativa e tecnica dovranno trovare il perfetto equilibrio tra loro, mentre un uso sapiente dell’illuminazione diretta e indiretta permetterà di impostare l’atmosfera desiderata e di ottenere un’illuminazione piacevole e omogenea.
Infine, nella scelta tra le diverse tipologie di lampade da interno, bisognerà scegliere le soluzioni che per design, dimensioni e stile si adattano meglio al concept che si vuole sviluppare.
Anche in questo caso il mix&match, usato in maniera intelligente, diventa la chiave di svolta per un progetto che mette al centro l’estetica e l’effetto scenografico senza sacrificare la funzionalità.
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