Devi selezionare l'illuminazione decorativa per ristoranti per il tuo progetto? Scopri tutti gli elementi da considerare e gli 11 step da seguire.
Nell'era del food design, dove il cibo e tutto ciò che lo circonda diventano oggetto di un attento studio e progettazione, appagare la vista è altrettanto importante che gratificare il palato.
In questo nuovo scenario, il tipo di illuminazione decorativa scelta, come anche la disposizione dei corpi illuminanti, diventa una componente più che mai fondamentale nel design del ristorante.
Commettere errori nella scelta dell'illuminazione vorrebbe dire compromettere l'intero progetto e pregiudicare l'esperienza degli ospiti.
Secondo una recente ricerca, il 72% degli ospiti lascerebbe il ristorante ancor prima dell'inizio del servizio per scarsa o eccessiva illuminazione, mentre il 74%, gradendo l'atmosfera creata dall'illuminazione, accogliente e rilassante, aumenterebbe il suo tempo di permanenza nel locale.
Dunque, al di là della qualità della proposta culinaria, individuare la giusta soluzione per l'illuminazione di un ristorante è un elemento chiave nel decretarne il successo.
In questo articolo approfondiremo tutti gli aspetti fondamentali per realizzare un progetto di lighting design di successo di un ristorante e gli 11 step fondamentali da seguire per sfruttare al meglio le potenzialità dell'illuminazione decorativa.
In particolare vedremo:
Gangster
Prima di entrare nel merito di quale idea di illuminazione decorativa per ristoranti risponde meglio alle specifiche esigenze di ogni singolo progetto illuminotecnico, è utile distinguere tra i tre principali livelli di illuminazione e sulle loro peculiarità.
Infatti solo mixando sapientemente questi livelli sarà possibile regalare la giusta atmosfera a ogni ambiente tramite la luce.
In base a questa classificazione, la tipologia di illuminazione scelta può tuttavia rientrare nell'una o nell'altra categoria anche in base alla posizione che occupa nell'ambiente e al momento della giornata.
Si sa che la prima impressione è quella che conta e l'illuminazione decorativa scelta per il ristorante dice molto sull'atmosfera che si respira in un locale e sull'idea di ristorazione che si vuole esprimere.
Ma qual è il miglior modo per impostare l'immagine di un'attività e costruire l'atmosfera di ogni ambiente giocando sui punti luce?
Ecco 11 passaggi fondamentali da seguire per trasformare una semplice soluzione di illuminazione in un vero e proprio elemento di design, capace di conferire funzionalità e un tocco personale a ogni location.
Avere un quadro generale chiaro e definito del progetto illuminotecnico sarà fondamentale per raggiungere l'obiettivo finale desiderato in termini di un mood complessivo coerente e di creazione della giusta atmosfera.
Ad esempio, se si decide di optare per delle lampade da tavolo per l'illuminazione dei tavoli sarà necessario posizionare le prese elettriche in maniera strategica e funzionale a meno che la scelta non ricada su una lampade da tavolo a batteria come Bacco, una raffinata "luce da tavola", il cui design ripropone la forma di bottiglia, in vetro satinato bianco.
Come abbiamo visto, un progetto di lighting design di successo richiede di applicare l'illuminazione su più livelli.
Il primo tipo di illuminazione a cui pensare è l'ambient lighting che, oltre a essere la fonte di luce principale, se applicata in modo strategico ha la capacità di rendere i soffitti più alti e gli ambienti più spaziosi all'occhio.
Successivamente entra in gioco l'installazione della task lighting, da applicare in corrispondenza di postazioni specifiche come, ad esempio, la cassa, il bancone, i tavolini ecc.
Infine subentra l'accent lighting, per focalizzare l'attenzione su dettagli di design e arredamento che caratterizzano il ristorante.
Utilizzando in modo complementare queste tre tipologie di illuminazione si otterrà una sinergia di luci e ombre in grado di delineare profilo e personalità del locale in maniera unica e originale.
Per i clienti orientarsi in maniera immediata e intuitiva in un locale è fondamentale per sentirsi completamente a proprio agio. L'ospite, in una manciata di secondi, deve essere in grado di individuare il proprio tavolo e accomodarsi come anche di raggiungere senza fatica le altre zone del locale, che si tratti della toilette, della cassa o dell'accesso alle zone outdoor laddove presenti.
Per guidare dunque il cliente attraverso l'illuminazione, bisogna giocare sui contrasti di luminosità, combinando l'uso di accent lighting e ambient lighting. In questo modo l'occhio si concentrerà sulle aree focali messe in risalto.
Ceraunavolta
Il concept, lo spazio a disposizione e il tipo di clientela che si vuole attirare sono i tre fattori che più dovrebbero guidare la scelta delle soluzioni di illuminazione decorativa per il proprio progetto di lighting design.
Per progettare l'illuminazione di un ristorante ogni dettaglio deve essere conforme e in armonia con gli spazi del locale e con ciò che si desidera mettere in risalto.
La luce è la base fondamentale su cui creare l'atmosfera del locale.
Individuare la giusta temperatura colore è un passaggio fondamentale per non commettere errori che creerebbero stonature con il mood che si desidera impostare.
Secondo i lighting designer più esperti e specializzati nella ristorazione, le luci calde regalano una maggiore sensazione di relax all'ospite, in particolar modo se installate in ambienti dall'aspetto freddo e asettico.
Con il termine "luci calde" ci si riferisce a lampade che non superano i 3000 Kelvin.
Un'idea intelligente, ad esempio, è collegare un dimmer alla barra led, che permette di regolare la luminosità in base all'ora del giorno.
Stant
A volte l'angolo bar è illuminato in modo differente rispetto al ristorante, la cui illuminazione di solito tende a creare una bolla di relax e riservatezza all'interno del locale.
Le barre posteriori luminose installate sul piano bar, oltre a dare luce, intrattengono l'occhio cambiando colore.
Dare un tocco di colore alla zona bar ovviamente non è un'opzione comune a tutti i designer poiché dipende da una scelta puramente stilistica, che deve comunque essere in linea con il mood della location.
Unico accorgimento: sì ai colori, ma senza esagerare.
In un ristorante, in particolare in quelli di alto livello dove gli chef realizzano delle vere e proprie opere d'arte culinarie, è fondamentale che le luci rivelino in maniera realistica il colore degli alimenti e degli ingredienti presenti nel piatto.
L'indice più alto di resa cromatica è pari a 100 e il minimo richiesto per le illuminazioni di un ristorante è di 80, ma sarebbe meglio optare per luci con IRC pari a 90.
Sbagliare l'indice di resa cromatica vuol dire precludere il pieno raggiungimento dell'esperienza visiva, il che si ripercuote inevitabilmente sulla valutazione del cliente.
Black Out
Comfort e funzionalità si completano a vicenda. Il cliente deve essere messo nelle condizioni migliori per leggere il menù e vedere con chiarezza ciò che mangia, senza che le luci installate creino fastidiosi riverberi.
Per evitare queste situazioni, che metterebbero a repentaglio il comfort del cliente, si potrebbe optare per delle lampade con diffusori in tessuto o in vetro smerigliato o posizionare direttamente le fonti di luce fuori dal campo visivo, lontane da potenziali superfici riflettenti.
Le tendenze nascono e muoiono ininterrottamente ma alcune sono destinate a rimanere a lungo se non a non svanire mai del tutto.
Oggi i lighting designer specializzati nella ristorazione parlano di un ritorno alle origini di cui bisogna tenere conto.
È evidente, ad esempio, come nei locali siano tornate in voga le lampade senza paralume, con gli accordi scoperti a sospensione.
Individuare l'illuminazione decorativa per un ristorante che sappia personalizzare l'ambiente tramite un'immediata dichiarazione di stile e che sia, al tempo stesso funzionale sia per il cliente che per lo staff al lavoro, è senza dubbio la sfida più grande per un lighting designer, ma anche il segreto del successo del progetto.
In sostanza ciò che è indispensabile fare è trovare il perfetto equilibrio tra illuminazione decorativa e illuminazione tecnica.
Ultimo ma non per importanza, per l'illuminazione di un ristorante, così come di qualsiasi altro ambiente privato o contract, è fondamentale calcolare quanti lumen servono per illuminare ogni zona.
Questo valore dipende sia dalla superficie da illuminare che dall'intensità della luce, detta Lux.
Dunque lumen= lux x mq.
Calcolando questo valore sarà possibile individuare le lampadine o l'installazione luminosa più indicata.
Se per la cucina (dunque una zona per i soli addetti ai lavori) l'illuminamento medio, per legge, non deve essere inferiore a 500 lux e per la sala deve essere rispettata una resa del colore minima di 80 unità su 100, il calcolo per gli altri ambienti, andrà effettuato avendo ben chiaro il tipo di atmosfera che si vuole impostare in base alla tipologia di clientela a cui ci si rivolge.
Tanto per fare un esempio, un ristorante con un'illuminazione molto soft e ricercata attirerà molto più probabilmente una clientela adulta di un certo tipo piuttosto che comitive di ragazzi molto giovani.
Déjà-Vu
Come abbiamo più volte ribadito, per poter scegliere in modo mirato la giusta tipologia di illuminazione decorativa per il ristorante occorre definire dapprima il tipo di atmosfera che si vuole creare.
Se l'obiettivo è creare intimità, allora meglio optare per delle luci soffuse e un livello di illuminazione basso. Installando un dimmer sarà possibile modulare l'intensità luminosa all'occorrenza.
Se, al contrario, si vuole tenere la clientela sveglia e attenta, allora saranno da prediligere luci intense e stimolanti.
Questa tipologia di illuminazione risulta più adatta per location quali gelaterie, caffetterie o ristoranti per famiglie, in cui il servizio è più veloce e scorrevole.
Il numero di potenziali soluzioni di illuminazione aumenta nel momento in cui si considerano anche gli orari in cui il locale rimarrà aperto al pubblico.
Per i ristoranti più attenti, va considerato che oggi esistono modelli di lampade differenti per i diversi momenti della giornata.
Se il progetto riguarda l'illuminazione di un locale o di un bar all'aperto soprattutto nelle ore diurne, di certo la scelta dell'illuminazione decorativa sarà diversa rispetto a quella per un ristorante raffinato e romantico aperto solo di sera.
Al contrario, se il ristorante rimane aperto tutto il giorno, sarebbe più consono scegliere delle soluzioni di luce adatte per ogni fascia oraria della giornata.
Scopri come equilibrare al meglio l'illuminazione del tuo locale e lasciati ispirare dai nostri progetti!
In qualsiasi progetto di lighting design è necessario ottenere la perfetta integrazione tra luce naturale e artificiale.
Dunque, prima ancora di scegliere l'illuminazione decorativa per il ristorante, è fondamentale valutare il suo potenziale di illuminazione naturale.
Approfittare della luce naturale è non solo importante per garantire il giusto comfort visivo, ma anche vantaggioso dal punto di vista del risparmio energetico.
Sicuramente alte finestre e lucernari, come anche porte ampie con pannelli in vetro, sono elementi da sfruttare per garantire la penetrazione dei raggi solari e riempire gli ambienti di luce in modo naturale.
È però indispensabile adottare i dovuti accorgimenti.
Infatti, se posizionare i tavoli della sala da pranzo accanto alle finestre è una buona soluzione, bisognerà però fare attenzione a non piazzarli vicino alle porte, rischiando di esporre gli ospiti alle correnti d'aria fredda o alla confusione del traffico pedonale.
Inoltre, è importante tenere a mente che i clienti seduti con la fronte rivolta verso est e ovest si troveranno praticamente il sole negli occhi, perciò sarà bene prevedere di installare sistemi per contrastare la luminosità solare.
Inoltre bisogna considerare che le gradazioni di luce cambieranno con le stagioni e tingeranno gli interni in modo differente
Valutare tutti questi fattori permetterà di non commettere errore di valutazione che si rivelerebbe disfunzionali per il comfort dei clienti.
Cell
Lo stile è l'anima del locale e deve essere abbinato in modo efficace al tipo di ristorazione che si vuole proporre.
La cura del design e dell'estetica del ristorante parte sempre più spesso dalla scelta corretta delle lampade.
Dunque, la prima domanda da porsi è: quale tipo di ristorazione si intende offrire?
Un pub per gruppi di amici, un ristorante per famiglie o un elegante bistrot con pochi tavoli?
Esistono diverse tipologie di modelli, di colorazione e di tonalità per ogni lampada che sapranno adattarsi in maniera specifica alla tipologia del locale e al tipo di clientela alla quale si rivolge.
Domenica
Abbiamo visto come l'illuminazione decorativa abbia un ruolo centrale nel design e nella creazione del mood di un ristorante e di ogni locale.
È in grado, infatti, di creare la giusta atmosfera con la psicologia della luce e, per questa ragione, merita tutta una serie di valutazioni.
Di fatto, quando si parla di scegliere la giusta soluzione di luce, occorre tenere in considerazione molti fattori e seguire i passi giusti per coniugare stile e funzionalità.
Combinando i diversi livelli d'illuminazione in un disegno di luce più ampio, sarà possibile creare un'atmosfera efficace ma contemporaneamente d'impatto, accogliente e che guiderà l'ospite in un'esperienza sensoriale unica.
Riempiendo gli ambienti del locale con atmosfere differenti e utilizzando diverse gradazioni di luce per illuminare in modo ottimale gli spazi e per coccolare gli ospiti, facendoli sentire subito a proprio agio.
Senza dimenticare che l'illuminazione decorativa per il ristorante dovrà essere in grado di adattarsi alla tipologia di locale e di esprimere la propria idea di stile.
Vuoi scoprire come sono state posizionate le nostre lampade in alcuni progetti di illuminazione per ristoranti? Scarica il catalogo qui sotto!