Dalle ceneri di uno storico spazio di 1500 metri quadri su due piani in Via de’ Ginori 8, dove le signore fiorentine trovavano tutto l’occorrente per allestire le loro eleganti tavole sin da fine ottocento, nasce La Ménagère, uno spazio unico nel centro di Firenze completamente illuminato dalle lampade Karman.
Si definisce concept-restaurant, in realtà è molto di più: un raccoglitore di gusti, fiori, profumi, oggetti di design e musica dal vivo; un luogo non convenzionale insomma dove convivono più anime, in cui lo studio di architettura e interior design Q-bic ha selezionato le collezioni Karman per illuminare le dieci e più zone in cui il grande spazio è idealmente suddiviso.
Sotto gli alti soffitti a volta tanti ambienti differenti, in cui sono utilizzati materiali industriali, tutti accomunati dal sapore un po’ retrò - grazie ad oggetti vintage e di recupero - ma contemporaneo al tempo stesso, grazie a una serie di arredi e oggetti di design supercool, tra cui le tantissime lampade Karman - perlopiù sospensioni, ma anche lampade da tavolo, applique e qualche piantana.
La luce della grande sala è affidata alle essenziali lanterne Kimono in vetroresina bianca e alle sospensioni Settenani in cemento grezzo, opaco e materico. A questa serie di lampade in cemento è stata ben affiancata anche Dharma, realizzata invece dal designer Edmondo Testaguzza. Il lungo tavolo da ben 18 metri collocato in galleria è invece illuminato dalle Deja–vu Nu, singoli bracci in ceramica bianca ricoperti di foglie d’acanto in forma di sospensioni, mentre per la saletta privè è stato scelto il maestoso chandelier in vetro bianco Au Revoir, tutte disegnate da Matteo Ugolini.
Ceramica bianca lucida delle Gangster sospese sulla cucina e ceramica opaca delle Via Rizzo 7 che ricordano i vecchi lampioni tondeggianti che illuminavano la strada per la zona show cooking.
Per Artemisia, l’angolo dei fiori dove trovare piante rare e bouquet freschissimi che seguono il ritmo delle stagioni, sono state scelte le sospensioni Lucilla con la sua struttura di ferro messa a nudo e Life rivestita da tessuto denim con finitura vintage, sempre di Matteo Ugolini.
Non manca la zona dedicata al bar, il cui bancone è illuminato dalle forme orientaleggianti di Alì e Babà dove Cristian Guitti, barman di esperienza internazionale, propone la sua ‘cucina in un bicchiere’, ovvero un laboratorio dove creare nuove alchimie e sperimentare diverse tecniche di preparazione di infusioni, centrifughe, affumicature e tanto altro.
Il caffè e la piccola pasticceria hanno un luogo dedicato: il caffè appunto, dove alla luce delle industriali Nando composte da un giunto metallico che stringe un tubolare microforato, design Luca De Bona e Dario De Meo, dove si può gustare una caffetteria di impronta internazionale con l’attenzione per la miscela tipica del gusto italiano.
Non si poteva ereditare l’anima della storica Ménagère, senza rendere omaggio al suo dna: ecco perché all’interno de La Ménagère si trova anche lo store di complementi per la tavola, accessori per la cucina e una selezione di particolarissimi oggetti per la casa, tutti illuminati da Mek, sospensioni dalle forme da Meccano, coerenti con lo spirito dell’intero spazio e con il gusto che lo caratterizza, disegnate dallo studio Bizzarri Design.
Insomma, un luogo magico quanto unico che ci fa apprezzare ancora di più l’affascinante Firenze.