Chi non conosce Corto Maltese, il marinaio più famoso della storia, avventuriero e romantico protagonista della graphic novel di Hugo Pratt? In occasione del 50esimo anniversario Genus Bononiae ospita fino al 19 marzo a Palazzo Pepoli la grande mostra “Hugo Pratt e Corto Maltese - Cinquant’anni di viaggi nel mito” realizzata in collaborazione con CMS Cultura e col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.
L’esposizione presenta oltre 400 bozzetti, schizzi, disegni e dipinti di Pratt e le 164 tavole originali di “Una ballata del mare salato”, la storia d’esordio del celebre marinaio. Corto Maltese è un vero e proprio mito letterario del Novecento, un antieroe che non cerca la ricchezza ma l’avventura e la libertà e che come un moderno Ulisse è in grado di farci viaggiare nei luoghi più affascinanti del pianeta.
Il capolavoro del fumetto “Una ballata del mare salato”, nel quale Corto fa la sua comparsa per la prima volta, viene creato dal disegnatore veneziano nel 1967 e si guadagna da subito la definizione di “Letteratura disegnata” portando il protagonista nell’olimpo dei personaggi cult del Novecento. Seguiranno 29 storie di Corto Maltese nell’arco di 25 anni, con milioni di copie vendute in tutto il mondo: gli acquerelli di Pratt diventano richiestissimi e sono esposti nei musei più importanti. Il mare farà sempre parte del destino di Corto che il suo creatore ha fatto nascere a La Valletta, Malta, nel 1887, da un marinaio inglese e da una zingara andalusa, “alto un metro e ottantatré, con occhi color del miele e un’anella all’orecchio sinistro” marinaio romantico e un gentiluomo di fortuna che ha fatto sognare generazioni di lettori.
Ciliegina sulla torta, all’interno dell’esposizione bolognese come in una mostra nella mostra, saranno visibili tutte insieme le 164 tavole originali di Una ballata del mare salato. A fianco di Corto ci saranno anche altre creature scaturite dalla fantasia sterminata del disegnatore giramondo: Anna della Giungla (1959), Ernie Pike del 1961, La giustizia di Wathee del Sg.t Kirk del 1955, e ancora le incredibili tavole e acquerelli degli Scorpioni del Deserto che conducono il visitatore-viaggiatore nell’Etiopia del 1941-1942. Sono previste anche aperture straordinarie in occasione delle festività, come il 24-25 e 26 dicembre e l’1 e il 6 gennaio con orario 10-19.